Di
cosa ha bisogno oggi l’impresa per continuare a crescere e rimanere con
successo sul mercato?
Ognuno
ha la sua risposta.
Gli esperti di Qualità vi risponderanno che quel che serve
è un sistema certificato.
Alcuni produttori e integratori di tecnologia vi
proporranno l’ultimo gestionale integrato.
Le società di consulenza strategica
vi parleranno dell’eccellenza della loro metodologia organizzativa.
Le agenzie
di comunicazione vi convinceranno dell’importanza del miglioramento delle
relazioni con gli stakeholder e del rafforzamento del brand.
Noi
siamo convinti che tutto questo non vi serva a nulla…a meno che sappiate come
combinare e declinare tutto ciò in autentica creazione del valore.
Perché la tecnologia, le riorganizzazioni
radicali e spesso traumatiche, i lunghi processi per ottenere la targa ISO
9XXX, la visibilità sui Media non servono a nulla se a monte non vi è un
progetto, una strategia per la creazione del valore.
E il valore – quel che più
conta - è una cosa che non può essere confinata (o confusa) con il
raggiungimento dell’eccellenza, della best performance in un singolo componente
del sistema azienda.
Il valore deve essere globale e al suo raggiungimento
concorrono tutti i soggetti interni ed esterni che ruotano nell’orbita dell’azienda.
Tutti insieme. Un’unica falla nella
catena, la trasforma inevitabilmente in un fragile spago.
Ma
cosa intendiamo per creazione del valore?
Intendiamo un concetto che non è fisso e
immutabile nei tempi, ma che sicuramente in questi nostri tempi può nascere
solo ed esclusivamente dall’instaurazione di relazioni win-win tra tutte le
parti in grado di contribuire al successo dell’azienda.
La cosiddetta
globalizzazione, infatti, ha messo in evidenza senza più possibilità di dubbio
che ogni azienda opera all’interno di un sistema, cioè di un insieme di
interconnessioni. E, anche grazie all’evoluzione delle tecnologie delle
comunicazioni, la velocità con cui gli effetti di un’azione si propagano lungo
tutto l’insieme è elevatissima. Solo le imprese che riescono a governare e
sfruttare queste interconnessioni e questa velocità possono continuare a
crescere.
Il
valore è, dunque, una questione di relazioni.
Sia all’interno – tra i dipendenti e tra questi e il management – sia
all’esterno, tra imprese (partner ma anche concorrenti in taluni casi) convinte
che fare sistema sia la formula vincente.
Fare sistema per uscire
dall’isolamento e dalla vecchia logica della competitività come annientamento
dei concorrenti a qualsiasi prezzo, dell’efficienza come pura riduzione dei
costi comprendente drastici tagli del personale e imposizione di tariffe e
condizioni insostenibili ai fornitori.
Fare sistema per abbracciare con
coraggio le opportunità inedite offerte dalla co-petizione.
Fare sistema per
arrivare dove da soli non si potrebbe. Fare sistema, infine, perché alla
domanda che ci siamo fatti all’inizio, oggi più di sempre, non c’è un’unica
risposta.
Perché
il successo dell’azienda non può nascere da un sistema certificato per la
qualità se la qualità non è una filosofia abbracciata e compresa da tutte le
parti.
Non può nascere dalla visibilità presso gli interlocutori ottenibile
grazie alle relazioni pubbliche se poi su tale visibilità non si sa
capitalizzare attraverso il mantenimento e la cura nel tempo delle relazioni
che si sono venute a creare.
Non può nascere dall’efficienza del sistema
informativo se questo sistema è stato calato dall’alto, senza il coinvolgimento
strategico dei responsabili tecnici e il feedback degli utilizzatori finali.
Perché, infine, nessun prodotto, anche il migliore, esiste e ha successo sul
mercato se viene sviluppato senza tenere conto dei bisogni e delle richieste
reali di quel mercato a cui vorrebbe rivolgersi.
La
logica della creazione del valore e del fare sistema in cui noi crediamo è la
logica che ci piace definire dell’E-E, contrapposta a quella più nota dell’O-O,
che crede che una cosa (strategia, prodotto, iniziativa promozionale) si possa
fare “O” così “O” così; che per raggiungere un obiettivo di business serva “O”
questo “O” quello. Noi invece crediamo che OGNI cosa si possa fare così “E”
anche così e che al raggiungimento di ogni obiettivo concorrano fattori
diversi, ugualmente importanti e fra loro sempre correlati.
Se
proprio volessimo tentare di schematizzare questi fattori, potremmo riassumere
ciò che oggi è indispensabile a un’azienda per esistere sul mercato in questi
pochi punti:
-
organizzazione efficiente e motivata in ogni sua parte in grado di
sfruttare al massimo della capacità ogni suo componente
-
innovazione costante
-
visibilità sul mercato (e quindi capacità di promuoversi)
Come realizzare tutto ciò? Affidatevi a un metodo, il mio preferito: la TOC - theory of constraints? Volete saperne di più? Scrivetemi.
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