Le conseguenze fisiologiche delle crisi economiche si materializzano non solo nella contrazione della ricchezza di un territorio, ma soprattutto nello sfilacciamento del suo tessuto economico-sociale. La crisi economica è quindi, ancor prima che economica, una crisi d’identità: le comunità vedono sconvolti i propri tratti somatici, vedono sciogliersi il collante che era stato alla base della loro unità e del loro successo.

Se esiste un fattore che, più di altri, contribuisce alle crisi d’identità sociale, esso è indubbiamente la depressione dell’imprenditorialità. Le imprese, in fondo, non sono altro che “idee che camminano sulle gambe delle persone” e, in quanto tali, rappresentano una delle massime espressioni di ingegno, creatività ed intuizione delle persone stesse, entrando a buon diritto nel novero dei caratteri distintivi delle comunità territoriali. 

La contrazione dell’attività d’impresa equivale alla contrazione innaturale di un organo vitale delle società industrializzate, che contribuisce al malfunzionamento generalizzato dell’intero corpo e delle altre parti che lo compongono.

Ma quali sono gli agenti patogeni che causano la malattia di questo organo? Esistono numerosi elementi che tagliano trasversalmente le attività di molte imprese, anche le più eterogenee, e rappresentano le cause principali delle performance economiche negative. 

Ad esempio, un tratto comune in tempo di crisi è la scarsa capacità di rivisitarsi o la miopia nel riconoscere la contiguità tra business diversi, ma non per questo scollegati. A tal proposito, Unione Artigiani ha deciso di promuovere un’azione finalizzata ad “instradare” le PMI su un sentiero che possa condurre ad un allontanamento, anche minimo, dallo status quo.

L’obiettivo è creare un’occasione di incontro tra soggetti imprenditoriali che, nel corso degli anni, hanno dimostrato di essere alla ricerca spasmodica di una “manovra di sfangamento” dalle proprie condizioni attuali.



L’evento, che si terrà il 18 giugno alle 18:30 presso la Sede Direzionale di Unione Artigiani in via Doberdò 16 – MM1 Villa S.Giovanni, sarà valorizzato da interventi di “esperti” che proporranno nuove chiavi di lettura ad alcune delle criticità più diffuse nella gestione d’impresa, come la valorizzazione delle risorse umane; la gestione/composizione dei conflitti interni e delle dinamiche di team; il perseguimento dell’innovazione di processo e di prodotto.


Tuttavia, l’obiettivo principe sarà quello di consentire il confronto e il dialogo diretto tra gli imprenditori, favorendo il riconoscimento delle sinergie e la produzione di soluzioni condivise a problemi comuni. In una frase: il network come exit-strategy dalla crisi.


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